venerdì 21 ottobre 2011

Radio Free Europe - Radio Liberty


I colleghi SWL e BCL sicuramente inorridiranno per questa mia ignoranza, ma fortunatamente non è mai troppo tardi per imparare.
Oggi ho scoperto l'esistenza di Radio Free Europe - Radio Liberty (RFERL) camminando per Praga, andando verso la sede di Vodafone CZ per lavoro.
Ed ho fatto una bellissima ed entusiasmante scoperta.


Radio Free Europe - Radio Liberty è nata negli anni 60 per contrastare l'oscurantismo dell'informazione di regime dei paesi dell'area sovietica.
Fu fondata nel 1960 e iniziò a trasmettere programmi di informazione in lingua cecoslovacca.
Adesso la sua sede centrale è proprio a Praga, il primo obiettivo della sua battaglia d'informazione e sembra essere qui quasi a celebrare la più grande vittoria dell'informazione libera nel primo paese verso cui indirizzò i suoi sforzi di lotta per l'informazione libera.
Adesso RFERL propone programmi di informazione non censurata proprio verso quei paesi dove più forte è il controllo del regime o in situazione di conflitto (alcuni esempi maggiori, l'Afghanistan, l'Iran, l'Iraq, i paesi del Caucaso...)

Inutile ora stare a descrivere nel dettaglio l'attività di RFERL, quando tutto è più autorevolmente reperibile sul loro sito Internet.
Il mio post vuole essere solo una breve descrizione dei pensieri scaturiti dall'essere passato davanti al palazzo di Radio Free Europe - Radio Liberty.
Intanto la sola vista della costruzione e del simbolo sul loro palazzo mi ha quasi inconsciamente suggerito che lì dentro ci fosse qualcosa di molto importante. E così è stato: RFERL è probabilmente una delle espressioni più nobili dell'utilizzo dell'invenzione di Guglielmo Marconi.
E come non riflettere sulla potenza, ancora oggi, nel mondo cablato, della Radio nel diffondere libertà vera e speranza?
La Radio in onde corte ha una potenza divina, in quanto la Natura ha voluto che le HF si diffondano dal trasmettitore al ricevitore senza intermendiari, senza vincoli esterni, senza compromessi e sudditanza di alcun tipo.
E in questo modo la Radio diventa arma di libertà formidabile per chi trasmette e un'ancora di speranza per chi riceve.
Non riesco ancora a credere di essere passato davanti ad un'ideale così importante... E mi viene da dire che la scoperta di oggi mi dà un grosso motivo in più d'orgoglio per essere Radioamatore, amatore quindi, di libertà.

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